Sinergia deriva dal greco συνεργός, che significa “lavorare insieme”, ovvero due agenti che si uniscono per raggiungere un obiettivo comune.
Competitor invece deriva dall’Inglese, con radice latina di competere, ed è il termine che dallo sport è stato adottato anche in ambito economico per definire un concorrente.
Ora, i due termini sono in netta antitesi se pensati in un contesto di business, e con un competitor non può nascere una sinergia.
In realtà in un mercato in continua evoluzione e dove tutto corre molto veloce, sempre più spesso nascono delle così dette joint venture tra aziende dello stesso settore e con la stessa tipologia di produzione o di prodotti.
Quindi un competitor può essere cancellato dalla lista nera “dei nemici” e diventare un alleato per raggiungere un obiettivo.
Ma come è possibile.
In realtà è molto semplice e si chiama CO-opetition e si basa sul concetto che le due realtà agiscono unendo le proprie forze per raggiungere un obiettivo che sia fruttuoso per entrambi.
Ma qual è il valore aggiunto di un’operazione del genere? Essere più competitivi.
Infatti, c’è la consapevolezza di essere concorrenti, ma si sfruttano i punti di forza di entrambi per trarne vantaggio in modo bilaterale, creando qualcosa di innovativo.
Ma non è tutto.
Unendo le forze e le competenze è possibile entrare in quel mercato dei “grandi” proponendo prodotti competitivi ed innovativi.
Ecco che SINERGIA batte COMPETITORS ma a vincere è CO-OPETITION.
Con Cartotecnica Sangiorgio abbiamo sperimentato questa forma di collaborazione diverse volte, dando vita a progetti di packaging a “4 mani” che hanno permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati, dando dal cliente finale un prodotto di qualità.
Ma soprattutto è stato un modo per metterci in contatto con realtà simili, aprendo un dialogo di confronto che rappresenta il primo passo per migliorare e per essere presenti sul mercato.